
Cappiello Design rappresenta oggi una delle realtà più solide e riconosciute nel panorama italiano del design d’interni. Nato nel 1956 come laboratorio artigianale, il marchio ha saputo attraversare decenni di cambiamenti, consolidandosi come punto di riferimento per chi cerca soluzioni abitative che coniughino funzionalità, estetica e innovazione.
Nell’articolo pubblicato sulla rivista Destinazione Benessere (n.29, Marzo/Giugno 2024), Raffaella Cappiello – CEO & Owner del brand – sottolinea come il restyling non sia un semplice rinnovamento estetico, ma piuttosto un processo culturale e progettuale che valorizza l’identità degli spazi e riflette la personalità di chi li vive. Secondo la sua visione, il restyling è una parte integrante del lavoro di interior design, poiché consente di reinterpretare gli ambienti senza necessariamente stravolgerli, restituendo nuova energia e armonia.
L’approccio di Cappiello Design si fonda su tre pilastri fondamentali:
- Personalizzazione – ogni progetto nasce dall’ascolto delle esigenze del cliente e dalla capacità di tradurre desideri e stili di vita in soluzioni concrete.
- Continuità estetica – il design non è mai un esercizio isolato, ma un percorso coerente che deve dialogare con la storia dell’ambiente, con le emozioni e con le nuove esigenze funzionali.
- Innovazione responsabile – materiali, tecnologie e soluzioni vengono scelti in una prospettiva di sostenibilità e di lunga durata, con l’obiettivo di unire bellezza e rispetto per l’ambiente.
L’articolo mette in evidenza come lo showroom di Viale Jonio a Roma sia non solo uno spazio espositivo, ma una vera e propria officina creativa, dove clienti e progettisti possono incontrarsi, sperimentare combinazioni di colori, tessuti, superfici e arredi, guidati da professionisti capaci di orientare le scelte verso un equilibrio tra estetica e funzionalità.
Un aspetto centrale del lavoro di Raffaella Cappiello è la capacità di trasformare il concetto di casa da semplice contenitore ad autentico rifugio identitario. Ogni restyling, spiega, è un dialogo: tra ciò che già esiste e ciò che si vuole diventare. In questa prospettiva, rinnovare non significa cancellare, ma valorizzare e dare nuova vita a ciò che possiede una storia.
Il contributo della rivista sottolinea inoltre l’impatto sociale del design, capace di migliorare la qualità della vita quotidiana e il benessere psicologico. Uno spazio progettato con cura, infatti, non influisce solo sulla percezione estetica, ma anche sull’equilibrio interiore e sulla serenità delle persone che lo abitano.
Cappiello Design, con la sua lunga tradizione e con lo sguardo rivolto al futuro, si conferma così come un marchio che interpreta il design non solo come disciplina tecnica, ma come arte di costruire benessere. Il valore aggiunto sta nella capacità di mantenere viva l’anima artigianale delle origini, arricchita oggi da competenze manageriali, visione internazionale e apertura verso nuove forme di espressione.
Il restyling, conclude Raffaella Cappiello, non è mai un fine a sé stesso: è un mezzo per restituire armonia, dare continuità alla vita degli spazi e, allo stesso tempo, aprire a nuove prospettive. È in questa visione che Cappiello Design continua a distinguersi, dimostrando che ogni progetto è un viaggio condiviso, fatto di ascolto, cura e attenzione ai dettagli.
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